L’azione si concentra sulla trasformazione di circa 40 luoghi culturali statali nelle città capoluoghi di regione/provincia e città medie, conferendo loro un ruolo più attivo nella vita urbana.

L’obiettivo è trasformarli in veri luoghi civici, più interconnessi con la cittadinanza e capaci di promuovere politiche di integrazione e inclusione sociale, in collaborazione con le comunità locali e attraverso partenariati pubblico-privati. Particolare attenzione sarà data è contrastare l’emarginazione e all’esclusione sociale, focalizzandosi su soggetti fragili.

Questi luoghi della cultura ospiteranno nuovi servizi e attività orientati all’inclusione e all’innovazione sociale. Ad esempio, si promuoveranno iniziative di welfare culturale, valorizzando il ruolo della cultura nel miglioramento del benessere e nella prevenzione delle malattie.

Si darà particolare attenzione all’educazione culturale e artistica per le scuole dell’infanzia e primarie, favorendo l’interazione con istituzioni educative e ampliando l’accesso alla cultura.

L’azione è volta a migliorare la partecipazione culturale delle comunità locali per ridurre disuguaglianze e distribuire equamente la ricchezza culturale. Attraverso Laboratori culturali regionali, saranno supportati circa 30-35 progetti in aree urbane e centri marginali, incentrati su tre categorie principali: rigenerazione urbana, partecipazione culturale e produzione artistica, valorizzazione locale di beni culturali.

I finanziamenti, mediamente di 2-2,4 milioni di euro ciascuno, copriranno adattamenti di luoghi culturali, acquisizioni, iniziative culturali ed educazione al patrimonio culturale. Saranno cercate sinergie con altri programmi e fondi, inclusi il PN Inclusione, il FSE+ e il PN Metro Plus, considerando finanziamenti privati per garantire l’auto-sostenibilità dei siti culturali coinvolti.

L’azione si propone di supportare attivamente tutti i soggetti coinvolti nell’implementazione di progetti innovativi nel settore culturale, con l’obiettivo generale di innovare le politiche pubbliche in termini di governance e modalità operative.

Le azioni prevedono un forte coinvolgimento delle comunità locali e il ricorso a collaborazioni pubblico-privato. In particolare, saranno svolte attività preliminari di coinvolgimento per individuare i soggetti nelle comunità locali che possono contribuire attivamente nella definizione di progetti efficaci e sostenibili. Contestualmente, si accompagneranno istituzioni culturali e altri enti pubblici nell’attivazione di forme di partenariato con il settore privato, durante le fasi di co-progettazione e gestione di attività e servizi culturali.

Ciò include la creazione di partenariati “speciali” pubblico-privati per valorizzare appieno beni culturali sottoutilizzati, non fruibili o in abbandono, così come altri immobili pubblici destinati a finalità culturali e di innovazione sociale