Priorità 2

Efficientamento energetico e riduzione dei rischi legati ad eventi naturali catastrofici

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Un’Europa resiliente, più verde e a basse emissioni di carbonio (OP 2)

Alla Priorità 2 sono destinati 252.850.000,00 euro per la realizzazione di cinque differenti Azioni:

Azione 2.1.1 | Realizzazione di interventi strutturali e impiantistici per l’efficientamento energetico dei luoghi della cultura statali

L’azione mira a migliorare l’efficienza energetica negli edifici pubblici statali e regionali, come archivi, biblioteche e complessi monumentali con problemi energetici.

Saranno identificati i luoghi prioritari per l’efficienza energetica e verranno effettuati interventi basati su diagnosi energetiche. Queste diagnosi mirano a comprendere i consumi energetici degli edifici per individuare opportunità di risparmio energetico. Le linee di intervento includono la coibentazione degli edifici, l’uso di tecnologie innovative per l’illuminazione, la climatizzazione, la forza motrice e il miglioramento delle reti energetiche interne.

Inoltre, verranno installati sistemi digitalizzati per la gestione energetica degli edifici e dispositivi di telecontrollo delle reti. Anche l’adozione di tecnologie digitali per il monitoraggio e il telecontrollo sarà sperimentata, inclusa l’applicazione nell’ambito della robotica.

Azione 2.1.2 | Cantieri pilota. Interventi per la riqualificazione energetica di complessi monumentali di particolare rilevanza storico-artistica

L’azione è volta a migliorare l’efficienza energetica in 10 grandi complessi monumentali storico-artistici, operando in sinergia e complementarità con l’azione dedicata al miglioramento della sicurezza dei complessi monumentali da rischi naturali (sismico, dissesto idrogeologico, ecc.). Questi interventi sono considerati esemplari e possono essere utilizzati come “cantieri pilota” per metodi, tecniche e innovazioni, coinvolgendo direttamente università e istituti di ricerca del Ministero della Cultura. Saranno selezionati in base a parametri come l’età degli edifici e la necessità di miglioramenti energetici. Le fasi previste includono l’individuazione degli edifici, la diagnosi energetica, la definizione delle priorità e la progettazione e realizzazione degli interventi. La riqualificazione energetica seguirà criteri di efficienza corrispondenti a una ristrutturazione di livello medio o una riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 30%. Potranno essere utilizzate energie rinnovabili, come pannelli solari e fotovoltaici, per l’autoconsumo di energia rinnovabile per usi termici ed elettrici, oltre all’eventuale accumulo.

Azione 2.4.1 | Realizzazione di interventi di prevenzione e messa in sicurezza dal rischio sismico dei luoghi della cultura

Gli interventi di prevenzione e messa in sicurezza verranno realizzati prioritariamente in circa 20 luoghi della cultura (complessi di edifici o in singoli edifici) a più elevata vulnerabilità per motivi strutturali, storico-artistici o ambientali.

La priorità degli interventi da realizzare verrà definita sulla base di valutazioni, nelle aree di riferimento, tra rischio sismico e vulnerabilità del patrimonio culturale. A questo fine verranno utilizzati i data-base (ISPRA, Protezione civile, INGV) disponibili presso le istituzioni competenti e il sistema informativo della Carta del rischio elaborata dal MiC (v. MiC, DG Sicurezza del patrimonio culturale e ICR – Istituto centrale del restauro, Carta del rischio).

Le tipologie di intervento potranno prevedere: interventi strutturali finalizzati alla messa in sicurezza di edifici o complessi di edifici; dispositivi di monitoraggio, telecontrollo e allertamento idonei alla prevenzione di eventi specifici; gestione di assetti espositivi e di depositi idonei alla tutela di particolari categorie di beni.

Azione 2.4.2 | Interventi per prevenire la perdita di beni del patrimonio culturale coinvolti in eventi calamitosi e per la gestione sostenibile dei processi di recupero del patrimonio edilizio storico

L’azione è volta a realizzare 12 iniziative per migliorare la resilienza del patrimonio culturale durante eventi calamitosi, attraverso due linee di intervento:La prima linea di intervento è volta a creare 2/3 depositi temporanei (Recovery art) in edifici esistenti in cui conservare in modo sicuro i beni culturali mobili durante eventi calamitosi;La seconda linea di intervento è volta alla creazione di luoghi di stoccaggio per materiali recuperati da interventi di recupero edilizio o eventi calamitosi. Questi materiali saranno riutilizzati per soddisfare la domanda di approvvigionamento di materiali ed elementi decorativi nei processi di recupero del patrimonio storico.

L’iniziativa mira anche a stimolare nuove imprese locali, offrendo opportunità di lavoro qualificato per i giovani. Si ispira all’esperienza positiva della “Banca dei Materiali di Porto” in Portogallo, che ha contribuito a preservare beni rari e pregiate raccolte, rendendoli disponibili per il riuso da parte dei cittadini.

Azione 2.4.3 | Cantieri pilota. Interventi per la prevenzione e messa in sicurezza dai rischi naturali di complessi monumentali di particolare rilevanza storico-artistica

L’azione è indirizzata alla ristrutturazione, attraverso progetti integrati, di 10 grandi complessi monumentali di particolare rilevanza storico-artistica da individuare in prima approssimazione in ciascuna delle regioni interessate dal Programma, che richiedono la realizzazione di interventi per la prevenzione e messa in sicurezza da rischi naturali, prevalentemente connessi al rischio idrogeologico. L’azione opera in sinergia e complementarità con l’azione 2.1.2. di riqualificazione energetica negli stessi complessi monumentali. L’intervento integrato, energetico e di prevenzione dai rischi naturali, consentirà un ammodernamento di alto profilo di complessi che necessitano di interventi essenziali per la loro corretta conservazione.