Il Programma Nazionale Cultura (PN) persegue le finalità della Politica di Coesione Europea e Nazionale 2021-2027, in coerenza con la Strategia nazionale di sviluppo sostenibile convergendo verso i traguardi fissati in sede europea e assunti dall’Accordo di Partenariato (AP) “per un’economia climaticamente neutra (Green Deal europeo) e per una società giusta e inclusiva (Social Pillar europeo) nel più ampio contesto di adesione all’Agenda ONU 2030”, ove la cultura svolge un ruolo trasversale in tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile.


Il PN Cultura, approvato con Decisione di esecuzione della Commissione europea C(2022) 7959 final del 28 ottobre 2022, è espressione del ruolo trasversale riconosciuto alla cultura nelle politiche di sviluppo e coesione, quale fattore in grado di produrre effetti rilevanti nei processi di sviluppo territoriale del Paese e in particolare del Mezzogiorno.

A fronte degli opportuni elementi di continuità con il PON Cultura e Sviluppo 2014-2020, il nuovo programma presenta, tuttavia, significative differenze indotte sia dai consistenti investimenti programmati nel settore culturale dal PNRR – che consentono al PN FESR di spingersi verso dimensioni decisamente più innovative e sperimentali –, sia dalle stesse innovazioni introdotte nei regolamenti della politica di coesione per il ciclo 2021-2027 che hanno esteso il ruolo attribuito alla cultura nelle politiche di sviluppo verso obiettivi di coesione e inclusione sociale.


 

Il PN Cultura ha un valore complessivo pari a 648,33 milioni di euro, di cui 389,00 milioni di euro di fondi FESR, e interessa le sette regioni meno sviluppate: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 


 

Documenti correlati
  •