Piano Olivetti per la Cultura. La cultura come bene comune

Piano Olivetti per la Cultura. La cultura come bene comune

“Il Ministro della cultura adotta il Piano Olivetti per la cultura”, si apre così il primo articolo del DL 27 dicembre 2024, n. 201. L’obiettivo è quello di rafforzare il ruolo della cultura come elemento centrale per il benessere delle comunità e per la coesione sociale. 

Il Piano Olivetti introduce strumenti per valorizzare le biblioteche come luoghi di educazione intellettuale, civica e di connessione sociale, la promozione della filiera dell’editoria libraria, in particolare le librerie di lunga tradizione, di interesse storico-artistico e di prossimità. Viene inoltre riconosciuto il ruolo centrale degli archivi e degli istituti storici e culturali come custodi della storia e della memoria della Nazione. 

Questi gli obiettivi del Piano elencati nell’articolo 1. 

a) favorire lo sviluppo della cultura come bene comune accessibile e integrato nella vita delle comunità, nel rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale;

b) promuovere la rigenerazione culturale delle periferie, delle aree interne e delle aree svantaggiate, in particolare quelle caratterizzate da marginalità sociale ed economica, degrado urbano, denatalità e spopolamento;

c) valorizzare le biblioteche, con il loro patrimonio materiale e digitale, quali strumenti di educazione intellettuale e civica, di socialità e di connessione con il tessuto sociale;

d) promuovere la filiera dell’editoria libraria, anche attraverso il sostegno alle librerie caratterizzate da lunga tradizione, interesse storico-artistico e di prossimità;

e) tutelare e valorizzare il patrimonio e le attività degli archivi nonché degli istituti storici e culturali, quali custodi della storia e della memoria della nazione.

Coerentemente con il Piano Olivetti, il Decreto reca misure urgenti in materia di editoria, di biblioteche e di librerie (art. 3), con un intervento complessivo di 44 milioni di euro.  

Il Piano Olivetti – come si legge nel DL – sarà elaborato in coerenza con la Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne (di cui all’art. 7 del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162 ) e con il Piano d’azione per la cultura (di cui all’art. 34 del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 luglio 2024, n. 95), che già prevede interventi di rigenerazione socioculturale di aree urbane caratterizzate da marginalità sociale ed economica in sette regioni del Sud Italia. 

Per approfondimenti sul Decreto-legge Cultura si rimanda al testo integrale pubblicato in Gazzetta Ufficiale. 


© Foto copertina di Mattia Luigi Nappi, CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons